AGI - Ha rapito una neonata perché impossibilitata ad avere figli. Nel tardo pomeriggio di martedì Rosa Vespa, 51enne di Cosenza, ha portato via una neonata di appena un giorno dalla clinica "Sacro Cuore" della città calabrese. Vespa è stata arrestata assieme al marito, Aqua Moses, 43enne di origini senegalesi dai poliziotti della Questura di Cosenza. La coppia è accusata di aver sequestrato la piccola attorno alle 18.30. Quando, a tre ore dal rapimento, i due sono stati intercettati e bloccati nei pressi di Castrolibero dagli agenti della squadra mobile di Cosenza, la neonata era con loro.
I poliziotti, coordinati dal questore Giuseppe Cannizzaro e dal capo della Mobile, Gabriele Presti, hanno subito messo in salvo la neonata che è stata immediatamente trasportata in ambulanza e riportata in clinica per restituirla ai genitori che la stavano aspettando a braccia aperte dopo ore di vero panico. Il tempestivo ed efficace intervento della Mobile e di tutti i poliziotti della Questura, supportati anche dalle altre forze dell'ordine, ha consentito di individuare subito i due sequestratori.
Rosa Vespa ha simulato per nove mesi una gravidanza e anche la nascita del suo bambino. È sconcertante il racconto che la donna ha fatto agli inquirenti e al pm di turno Antonio Bruno Tridico quando ha motivato il suo gesto con la perdita del suo bambino. Ma in realtà la donna non ha mai partorito. Vespa ha pero' finto per nove mesi di essere incinta e a tutti, amici e conoscenti, ha detto poi di aspettare un maschietto. Anzi, ieri sera quando gli agenti della Mobile sono arrivati nella sua abitazione di Castrolibero hanno trovato un fiocco azzurro davanti alla porta di casa. Tutto l'appartamento era addobbato di azzurro con oggetti usati per il festeggiamento di una nascita.
La donna, sul suo profilo Facebook, lo scorso 8 gennaio aveva scritto un post per annunciare la nascita del suo "Ansel": "Dopo tanta attesa il nostro miracolo è arrivato. Alle ore 20 di oggi è nato Ansel. Mamma e papa ti amano!", ha scritto pubblicando anche una foto che ritraeva il particolare di una manina. In tanti le avevano scritto messaggi di auguri ignari che tutto ciò era una finzione. Da alcune testimonianze emerse, c'è chi sostiene di aver visto anche il marito nei pressi della clinica di Cosenza acquistare dolci e torte per festeggiare la nascita. Ma si tratta di particolari al vaglio degli inquirenti.
La vicenda
La donna, nel tardo pomeriggio, si era presentata nella stanza della clinica, dove c'era la mamma, indossando una mascherina e dicendo che doveva cambiare la bimba. Ma, dopo circa 30 minuti, quando la piccola non è tornata, i genitori hanno subito avvisato la clinica che a sua volta ha chiamato le forze dell'ordine. Attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza, si è riusciti a individuare la donna sorpresa mentre portava fuori la piccola con un uomo di colore ad aspettarla. Quando, poco prima delle 22, la coppia è stata fermata dalla Polizia, i due sono stati interrogati dal pm di turno Antonio Bruno Tridico. Da quanto è emerso, come detto, la donna avrebbe giustificato il suo gesto dicendo che non poteva avere figli.
Il Sindaco Franz Caruso si è congratulato con il Questore Cannizzaro e con gli uomini della Squadra mobile per il ritrovamento della bimba rapita dalla clinica.
"Tutta la città sta tirando un sospiro di sollievo per la felice conclusione del grave episodio del rapimento della bimba da una clinica cosentina e che aveva gettato nello sconforto i suoi genitori e tutta la nostra comunità. Se la bimba è stata restituita ai suoi genitori - ha aggiunto - lo dobbiamo al Questore Giuseppe Cannizzaro e agli uomini della Squadra Mobile di Cosenza che hanno, con grande tempestività e senza perdere un minuto, profuso grandi energie e capacità per ritrovare subito la bambina. A loro esprimo i sentimenti della più profonda gratitudine di tutta la nostra comunità".
Il sindaco ha ringraziato anche Carabinieri e Guardia di Finanza che hanno collaborato alle indagini. "In questo momento particolare - ha aggiunto Caruso - nel quale sono ancora da chiarire le dinamiche dell'accaduto, esprimo, inoltre, il mio affetto personale, insieme a quello di tutta l'Amministrazione comunale, ai genitori della piccola, auspicando che su questa triste vicenda, per fortuna a lieto fine, sia fatta, al più presto, piena luce, assicurando alla giustizia i responsabili".
Occhiuto, una brutta storia a lieto fine
"Oggi tutta Italia è stata con il fiato sospeso per alcune interminabili ore durante il rapimento della neonata di Cosenza", ha scritto sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto commentando il ritrovamento della neonata rapita a Cosenza. "Una brutta storia - ha aggiunto Occhiuto - fortunatamente a lieto fine, grazie allo straordinario lavoro delle Forze dell'ordine e degli organi coinvolti. Un abbraccio forte è rivolto ai genitori e alle famiglie per ciò che hanno vissuto in queste ore".